Riportiamo la riflessione dell’Ufficio Catechistico Diocesano Amalfi – Cava de’ Tirreni dedicato alla solennità dell’Ascensione: «Carissimi/e catechisti/e, fratelli e sorelle, chi di noi da fanciullo/a non ha giocato qualche volta a nascondino con compagni/e o con fratelli e sorelle? Mi ricordo che d’estate, siccome venivano anche i nostri parenti dal nord Italia, potendo usufruire di un lungo cortile dai vari anfratti, con l’ausilio anche del bel tempo, eravamo proprio tantissimi a giocarlo; e siccome ci si intratteneva fino a tardi, con l’oscurità ci divertivamo di più, perché aumentavano le difficoltà: a volte non era proprio così semplice “uscire” dal compito di contare fino a trentuno e scovare il nascondino di tutti e tutte.
Carissimi e carissime, al di là di questi dolci ricordi, voglio solo commentare la Parola nella solennità dell’Ascensione e mi sono lasciato positivamente tentare dall’idea di essere tra coloro che cercano, e non fuori dal gioco, Chi si “nasconde” dentro il Corpo della Chiesa. Mi sembra che molti anche tra i nostri fedeli, forse sono di più “quelli di dentro che quelli di fuori”, hanno chiuso le “saracinesche” e non cercano più o almeno cercano poco; danno tutto per scontato e non son più capaci di leggere al di là e di scovare dentro il corpo della Chiesa la presenza di Gesù, che si nasconde e si rivela allo stesso tempo nei Sacramenti, nella Parola, ma anche nei suoi amici che presiedono le celebrazioni, mentre servono la comunità, come nelle tante opere di Misericordia che rendono bello questo Corpo: Lei se ne veste continuamente e quasi se ne vanta. E poi come non citare a questo punto la nostra opera, di Eterno valore, di annunciatori/trici della Bella Notizia?
Mi viene da chiedervi, pur se già mi sembra di conoscere la risposta: Chi si nasconde dentro i vostri cuori ansiosi e desiderosi di far crescere ed educare le nuove generazioni con gli insegnamenti del Sapiente Maestro, anche a costo di grandi sacrifici, rinunce e incomprensioni? Chi vi sta donando la forza della perseveranza in mezzo a tante ostilità, aumentate in tempo di Covid? O Chi vi sta spingendo come ragazzine/i entustiaste/i a conoscere i segreti della tecnologia moderna e dei linguaggi del mondo a noi contemporaneo, anche se tali non siete più? Donaci di cercare e di trovare, Signore, e di guardare alla realtà del corpo della Chiesa con gli occhi necessari, come il pane di mezzogiorno, della fede.
Ma oso spingermi oltre e scrivo: ma quando siamo deboli e pecchiamo, o ci allontaniamo, ribellandoci e scandalizzando, Lui se ne va, vergognandosi di noi e sbattendoci per sempre la porta in faccia? E se anche queste fossero quelle piaghe che poi Tommaso non ha toccato, che ancora ci accompagnano nei giorni del nostro andare credendo, annunciando ed amando? Donaci, Signore di andare al di là della scorza e di trovare nel nucleo interno del Corpo il Cuore della Tua presenza d’amore, quello dello Sposo innamorato, perdutamente.
Qualche volta vi ho parlato della millefoglie, dolce buonissimo, che ci può ben spiegare i mille strati con cui ci avviciniamo al corpo della Santa Madre. Ci piacerebbe trovare solo il buono, ma in questo “strano” dolce il marcio non sta fuori di me, ma è proprio il mio: è quello che trasmetto io con i comportamenti che contraddicono quello che il Signore si attende da me. E sotto il peccato e il male cosa posso trovare, se vado a scovarlo, giocando come da fanciullo? Lo posso sollevare, togliere e trovo Misericordia, nient’altro che il Cuore Misericordioso del Padre, che mi guarda attraverso le piaghe del Figlio, e mi copre di Benevolenza, come quel figlio che se ne va, sperando di trovare altrove il compimento delle attese, ma torna deluso e immiserito.
Infine: don Luigi, Gesù si nasconde solo negli “anfratti” di questo Corpo? Lo preferisce, ma non solo. Don Luigi, servo che non ha smesso di giocare».
Source: Positanonews
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