L’udienza al Tar di Salerno sull’esito delle elezioni amministrative dello scorso settembre è stata rinviata al 23 febbraio per l’assenza giustificata dell’avvocato di Alfonso Del Pizzo, il candidato sindaco sconfitto per due solo preferenze dal concorrente Daniele Milano, poi proclamato primo cittadino dell’antica repubblica marinara. L’avvocato Andrea Abbamonte ha manifestato ai giudici la sua impossibilità ad essere presente all’udienza fissata per mercoledì 2 dicembre. Abbamonte è infatti risultato positivo al Covid.
La vicenda elettorale che ha interessato Amalfi, è stata a dir poco particolare. Al termine dello scrutinio dello scorso 22 settembre la lista ‘Liberi’ di Milano ha ottenuto 1708 contro i 1706 voti della lista ‘Amalfi Rinasce’ di Del Pizzo. Quest’ultimo annunciò subito di presentare ricorso, contestando presunti errori e incongruenze sulle 51 schede dichiarate nulle, mentre sono state 40 quelle bianche.
Del Pizzo ha chiesto al Tar, nei motivi del ricorso, l’annullamento integrale del risultato elettorale finale o la correzione dei dati delle singole sezioni, attraverso il riconteggio completo delle schede uscite dall’urna. La disputa sui due voti di differenza ha spaccato il paese in due Amalfi, da un lato i sostenitori di Milano e dell’altra quelli di Del Pizzo.
La decisione definitiva sul contenzioso amministrativo aperto da Del Pizzo non si risolverà in tempi brevi. C’è un precedente in tal senso a Ravello, scrive La Città di Salerno: era il novembre del 1996 quando Paolo Imperato vinse la contesa elettorale per 4 voti. A distanza di quasi due anni, nel giugno del 1998, il Consiglio di Stato dichiarò sindaco Secondo Amalfitano, ponendolo avanti di due voti al termine del riconteggio.
Source: Positanonews
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