Maiori. Un autobus della Sita su cui capeggiava la scritta “Fuori servizio” durante la giornata di ieri ha fatto salire a bordo un gruppo di escursionisti diretti a Ravello. Un evidente utilizzo “privato” di un trasporto che dovrebbe essere “pubblico” che la polizia di Maiori non ha lasciato impunito. Gli agenti diretti da Giuseppe Rivello, dopo le verifiche del caso, hanno confermato che l’operazione ha violato l’ordinanza ANAS 337/2019.
Una corsa Maiori – Ravello della SITA con l’accusa di aver fatto da transfert privato, come un NCC per intenderci, un charter che è andato in concorrenza con le società private ma sopratutto contro l’ordinanza del Prefetto di Salerno e dell’ANAS 337/2019.
Non è la prima volta che Positanonews solleva questi problemi, o dubbi, perché finora non vi è stato mai un accertamento, da Positano a Ravello, o per Agerola sul Sentiero degli dei, ma anche Amalfi-Ravello, ma è difficilissimo controllare se siano corse di linea o meno. Il problema è che c’è il divieto ai mezzi superiori agli 8 metri che la SITA non ha rispettato, e dovrebbe rispettare. L’autobus da Maiori non poteva passare per andare direttamente a Ravello.
A quanto pare l’autobus della SITA ieri non è stato fermato, è stato ripreso con le telecamere di videosorveglianza dalla partenza, ma se ne è andato senza essere fermato e senza che nessuno lo fermasse, fino a Ravello, dove purtroppo non si è riusciti a “beccarlo”. Bene ha fatto il comandante Rivello a intervenire e a chiedere informazioni alla SITA SUD che ha il servizio di trasporto in Campania.
A Ravello, Giuseppe De Stefano ci spiega con grande professionalità ed esperienza la situazione.
“Pare che un pullman Sita abbia trsportato un gruppo a Ravello e Maiori ovviamente al di fuori dei servizi di TPL. Noi a Ravello siamo intevenuti sulla vettura quando aveva ripreso a fare servizio pubblico ….Nell’effettuare servizio privato la SITA deve seguire le stesse regole dei privati, come autobus privati, NCC e charter, ruspettare l’ordinanza, ma chi controlla la SIA? Come fare a distunguere dal servizio pubblico, noi i cobtrolli li facciamo ma è difficile individuare le situazioni illecite. Ci sono situazioni border line, come l’Amalfi – Ravello, li possono dire che ci sono turisti lasciati a piedi e fanno la doppia corsa, ma Maiori-Ravello non è borderline perché non c’è proprio la linea. Il problema è trovare una sinergia e un coordinamento nei controlli ci vorrebbe un corpo unico della polizia municipale in Costiera amalfitana”, ha detto in esclusiva a Positanonews.
Diciamo di più: la SITA deve avere gli autobus sotto i 12 metri, la regola deve essere applicata anche a loro, inoltre avere mezzi elettrici ed ecosostenibili deve essere l’obiettivo. Abbiamo chiesto pareri a Diego Corace, coordinatore di Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana della linea Sorrento – Amalfi. Siamo in attesa di risposta per sapere come stanno le cose: ora è impegnato in campagna elettorale a Massa Lubrense e con i candidti della provincia di Napoli. Sicuramente cercherà anche lui di sapere qualcosa di più sulla vicenda e sull’iniziativa che sicuramente coinvolge i vertici dell’azienda e non i dipendenti lavoratori ai quali va sempre la nostra stima.
Source: Positanonews
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