Amalfi: ” Il M5S o è populista o non è”di Alfonso Minutolo

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Amalfi: ” Il M5S o è populista o non è”di Alfonso Minutolo

Riceviamo e pubblichiamo questa riflessione di Alfonso Minutolo

A due giorni dalla scoppola elettorale ed a 48 ore dal mio appello alla calma lanciato su Facebook, è giunto il momento di fare un’analisi, non tanto del voto ma della situazione politica attuale nella quale si è stagnato il MoVimento fondato da Grillo e Casaleggio.

Al di là degli obiettivi più o meno centrati dal Governo Conte e che sono parte del cuore fondante del Movimento, e penso al Reddito di Cittadinanza, al superamento della Fornero, al superamento del JobAct, allo Spazzacorrotti ecc., ci troviamo davanti ad un corpo politico che era nato come populista e che probabilmente ha un po’ smarrito la bussola. In questo MoVimento purtroppo sono venuti a mancare temi importanti, linee guida che negli anni passati si stavano delineando e che oggi, a causa dell’impatto con questa sua versione governativa, si sono smarrite. Eppure il M5S si era affacciato sullo scenario politico come un faro di giustizia, i suoi tormentoni come la lotta agli sprechi, la guerra alla corruzione, la giustizia sociale e l’onestà avevano fatto breccia nel cuore degli italiani che provenivano da un quinquennio di paura minacciati dalla crisi, fatti a pezzi dall’austerità e piegati ai dettami di Bruxelles.  Fu così che per la prima volta nel 2014, ho sentito parlare di Fiscal Compact, di MES, di trattati europei vari e probabili sanzioni con le quali l’Europa tiene sotto scacco moltitudini di cittadini per favorire i soliti pochi. Per la prima volta, grazie a Beppe Grillo, ho iniziato a capire che non ero il solo a pensare che con l’Euro la nostra vita era cambiata ma non irreversibilmente; grazie ai vari esponenti del MoVimento ho udito per la prima volta la parola “Sovranità”, abbiamo stimolato negli elettori il desiderio di ritornare ad essere forti come lo eravamo prima. Probabilmente cinque anni fa i tempi non erano ancora maturi per utilizzare quegli argomenti, ancora non troppo vicini alle reali aspettative della gente, ma oggi, nel 2019 bisognava fare campagna elettorale su quei temi e successivamente far seguire i fatti. Ultimo, ma non per importanza, il M5S è stato il primo a portare nell’agone politico il valore della “Decrescita”, una visione romantica della società che parte da un ritorno alle origini e si contrappone al falso mito della crescita sregolata e degli zerovirgola. In poche parole, si tratta di quell’insieme di tematiche e valori che dal primo momento sono stati bollati dalla stampa e da tutto l’arco costituzionale con la parola “Populismo”.

Io sono e sarò sempre un fiero populista!

Che fine hanno fatto tutti quegli argomenti? Chi ha scritto quel pietoso programma europeo di cui nessuno ha parlato? Come è stato possibile che dei nostri valori io abbia sentito parlare da estranei come Bagnai, Borghi, dal comunista Marco Rizzo, un vero sovranista con due palle così? E noi? Come è stato possibile andare a partecipare ai seminari rivoluzionari intitolati “Parole Guerriere” di Marco Guzzi, spellarsi le mani per applaudire, per poi far seguire il nulla cosmico? Inoltre, che fine ha fatto la lotta all’usura delle banche, un altro dei nostri cavalli di battaglia? Come ci stiamo contrapponendo alle trappole della finanza? Come vogliamo concretizzare i valori che abbiamo proclamato, riguardo la restituzione del primato ai cittadini e soprattutto ai lavoratori, strappandolo ai numeri?

Capisco che al governo ci siano tanti compiti e che probabilmente ci siano pochi uomini, allora si faccia presto a creare una struttura fissa di supporto che faccia da canale di comunicazione, da midollo spinale tra chi sul territorio è portatore di questi temi e chi ha potere decisionale a Roma.

Il M5S se vuole vivere deve mantenere la sua anima primordiale populista e continuare a portare l’assalto al cuore dell’Europa, ma non a chiacchiere ma coi fatti. Solo così potrà non scomparire, occupando cioè l’unico spazio libero nello scenario politico nazionale. Tutti gli altri cavalli sono già cavalcati, non possiamo essere i doppioni di qualcun altro.

Meditate.

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Source: Positanonews

By | 2019-05-28T16:40:00+00:00 maggio 28th, 2019|Senza categoria|0 Comments

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