Amalfi chiede la revoca alla Tasso di Sorrento, fra vari operatori quasi 500 corse autorizzate come servizio pubblico ai danni della SITA e del traffico come Positanonews sta dicendo da oltre due anni. Ieri la nostra anteprima ( clicca qui ) I comuni della Costiera amalfitana hanno sollevato il problema al Prefetto di Salerno , ci sono tanti TPL , dal City Seeghting alla Tramvia del Vesuvio e non solo, come stiamo scrivendo da anni e finalmente anche altri se ne stanno accorgendo. Qualcuno è stato autorizzato a Napoli dalla Regione Campania, altri come la Società Cooperativa Torquato Tasso di Sorrento dalla provincia di Salerno con 139 corse giornaliere che derogano al divieto di senso unico. Non è un servizio identico alla SITA, che è servizio pubblico minimo essenziale, ma gli consente la deroga ai danni della SITA, ma sopratutto della circolazione del traffico. Spesso, come ha detto il sindaco Michele De Lucia , sono “trasporti pubblici fantasma”, autobus che girano vuoti, pur di far la linea, altri che si fermano al posto della SITA, creando disagi e traffico, pur di intercettare utenza, altri che di fatto fanno bus turistici spacciandoli per servizi pubblici, come ha detto De Lucia, ma non solo. Dunque aumentano il peso del traffico in Costiera e , secondo i sindacati della SITA, farebbero anche concorrenza sleale, per di più non vorrebbero pagare il carico e scarico al Comune di Amalfi, arrivato a 60 euro, facendo partire già diversi ricorsi. Ora qualcuno dice basta. In prima fila ora c’è il Comune di Amalfi , come scritto in anteprima da Positanonews, e il comandante della Polizia Municipale Angese Martingano ha chiesto la revoca della autorizzazione in deroga, revoca difficile da ottenere anche se è stata ben documentata, fra l’altro pare che non esistano orari pubblicati a supporto di questo presunto servizio pubblico, ma è un precedente interessante che potrebbe essere utilizzato da tutti gli altri sindaci per gli altri operatori che vanno in deroga. Togliere ogni deroga, fra l’altro , era fra le richieste dei firmatari della petizione che ha raccolto 9.500 firme.
Sotto nelle immagini in allegato la richiesta di revoca ad horas
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Source: Positanonews
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