Positano, Costiera amalfitana. Vito Casola, presidente dell’associazione Posidonia, imprenditore di Moda , con la linea “Brunella”, fra le più pregiate d’ Italia, è da anni il “pasionario” contro il traffico in Costa d’ Amalfi sulla S.S. 163 Amalfitana e nono solo .
“Stop all’invasione dei pullman Gran Turismo lungo la Statale 163 Amalfitana” ed è la petizione promossa dal Coordinamento associazioni della Costiera amalfitana fra queste Posidonia che ne parla da venti anni.
“Si è raggiunto un punto di non ritorno e non parlo dei morti e feriti , parliamo di elementari ed evidenti problemi di sicurezza e di vivibilità – dice Casola -, le strade sono strette e gli autobus non possono passare, ma non si tratta di intervenire su strade o sulle vie del mare, va ridotto tutto l’afflusso qui se vogliamo tutelare il territorio.”
Premesso che autobus granturismo non possono passare e questo dovrebbe essere scontato ci sono anche altri problemi da affrontare “Ci vuole il numero chiuso, togliere i grandi autobus non basta. Questo è solo il primo passo”
Dunque la posizione di Posidonia è chiara, non si tratta di trasformare neanche la Costiera in un “cantiere” come vorrebbe qualcuno , gli spazi sono quelli che sono i paesi non riescono a ospitare più di un certo numero di persone. “Succede nei Parchi nazionali, come a Venezia, succede nei luoghi tutelati UNESCO come il nostro, si deve limitare per salvare il territorio e per le future generazioni, si deve essere responsabili verso di esse. Il problema va visto in un’ottica generale , la petizione è solo un primo passo”
Indirizzata al Prefetto, all’Anas, al Presidente della Regione Campania, ai sindaci, al Presidente della Provincia di Salerno, ai Ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente, e della Salute, e per conoscenza alla Commissione Unesco, la raccokta firme viaggia on line Sulla piattaforma change.org ed ha raggiunto quasi novemila firme, un record per la provincia di Salerno , forse per questioni strettamente localistiche su una scelta di viabilità , non esiste un numero così grande di firme in Campania e nel Sud Italia . Eppure a ridosso della Pasqua ancora non si vede un provvedimento categorico e drastico. Ovunque nel mondo , in località turistiche tutelate a livello internazionale, dove in una carreggiata non passano grandi mezzi ci sarebbe stato un divieto drastico, qui no! Perchè?
La decisione di coinvolgere abitanti e estimatori della Costiera su un tema di vitale importanza per il territorio è maturata dopo che le diverse riunioni sull’argomento sono rimaste senza esito. Interessi privati, politici compicenti, inerzia e indecisione di fronte all’ovvio e allo scontato? Insomma se un mezzo non passa in una corsia e quindi di per se viola il Codice della Strada, oltre alle strisce continue dell’ANAS che inevitabilmente supera, e crea pericolo, perchè non si vienta, senza deroghe cosi nessun TAR può bloccare il provvedimento, è un mistero.
E così le associazioni Acarbio, Agenda Praiano, Club per l’Unesco di Amalfi, FIAB, Italia Nostra Salerno, Io Salerno, Macchia Mediterranea, Posidonia, quali portatrici di interesse collettivo, e in rappresentanza dei cittadini e degli estimatori della Costiera Amalfitana, hanno elaborato una richiesta ufficiale, tradotta anche in inglese per un coinvolgimento internazionale, dove si chiede di “porre fine senza indugio alle criticità che integrano peraltro gli estremi per configurare la sussistenza di violazioni delle normative vigenti in materia di Sicurezza e di Protezione Civile”.
La petizione evidenzia che: “L’unica via di fuga rimane la Statale 163. Impossibile creare le circostanze giuste a garantire il Pronto Soccorso, o semplicemente assicurare l’accesso alle scuole o al lavoro nei tempi e negli orari stabiliti.
Occorre ricordare le numerose cronache di vite spezzate da autobus in transito o da condizioni di pericolo create dagli stessi. Una situazione che va peggiorando e che ha già compromesso la qualità della vita in Costiera amalfitana.
La storica Strada Statale 163 è caratterizzata, oltre che dai suggestivi scorci sullo splendido panorama costiero, da una estrema fragilità dovuta alla sua particolare conformazione ed in base a questa sua peculiarità va tutelata. I centri cittadini della Costiera amalfitana sono incapaci di accogliere un tale impatto demografico, già al limite della sostenibilità.
Ad oggi la viabilità sulla Statale 163 è mal regolamentata dall’ordinanza 29/2013 dell’Anas, ente proprietario oltre che gerstore della strada. Si vieta il transito, in entrambi i sensi di marcia, agli autobus turistici superiori a metri 10,36 di lunghezza e agli 8 metri nei giorni di Pasqua e ponti festivi ‘’eccetto bus già presenti e in sola uscita dalla Costiera amalfitana in direzione Positano – Vietri in possesso di deroga concessa dal Comune che ha rilasciato licenza di trasporto, trattasi di bus persone fisiche o giuridiche residenti nei Comuni della Costiera amalfitana‘’.
Queste deroghe negli anni sono aumentate a dismisura e sono ormai fuori controllo.
I promotori della petizione chiedono così di “imporre una “misura costiera” per i mezzi di trasporto disponendo la lunghezza di metri 8 per gli autobus e di metri 8 per gli autocarri (max 100 q.li) nonché di contingentarne gli arrivi attraverso autorizzazioni a numero chiuso entro l’inizio della stagione turistica 2020.
Ma anche “di non autorizzare all’esercizio di TPL (Trasporto Pubblico Locale) non convenzionato rilasciato dalla Regione e dalla Provincia, a quelle società che non rispettano i requisiti ANAS e di adottare una ZTL territoriale lungo la Costiera amalfitana da Vietri sul mare a Positano, dotandosi di video sorveglianza adeguata al controllo di tutto il territorio e di un portale unico con sistema tecnologicamente avanzato per il controllo dei varchi (Positano, Agerola, Valico di Chiunzi e Vietri sul mare) con informazioni in tempo reale su disponibilità parcheggi e condizioni del traffico, individuando anche le aree di interscambio dove consentire il trasbordo dai mezzi di lunghezza eccedentaria a quelli di lunghezza consentita”.
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Source: Positanonews
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