Petizione contro i grandi bus per salvare la Costiera amalfitana. Superate le 5.000 firme, che succede ora? Dopo un’estate terribile come quella del 2018, con cinque ore di traffico da Positano a Ravello, ambulanze bloccate fra Amalfi e Atrani per Castiglione di Ravello, Praiano paralizzata, file mostruose che partivano dalla Penisola Sorrentina fra Piano di Sorrento e Tordigliano di Vico Equense sulla S.S. 163 Amalfitana le associazioni si sono mobilitate con una petizione che dice no ai grandi bus, no ai trasporti pubblici locali autorizzati in eccesso dalla Regione Campania, contro i quali c’è stata anche la protesta del sindacato con gli autisti SITA sotto gli uffici della Prefettura a Salerno, no alle deroghe al senso unico di circolazione a una ZTL che porti al contingentamento. Proposte che in buona sostanza erano anche della conferenza dei sindaci sottoposte al Prefetto di Salerno. Ora le firme continuano a ritmo incredibile, la più grande raccolta di firme della storia della piccola Costiera amalfitana. Non solo cominciano ad arrivare interrogazioni regionali e parlementari. Le associazioni andranno avanti, manderanno istanze alle istituzioni, e non si fermeranno qui. Se vuoi salvare la Costiera amalfitana dal traffico e dalla invivibilità, firma qua.
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