Naspi anche da Sorrento e Amalfi a Roma per protestare. A rischio per il reddito di cittadinanza . I lavoratori stagionali sono preoccupati del futuro della Nuova assicurazione sociale per l’impiego, a seguito di alcune voci sull’ipotesi che, in futuro, il reddito di cittadinanza possa assorbire i soldi della Naspi per ampliare il numero dei beneficiari. Una possibilità che ha allarmato anche i lavoratori stagionali elbani che partiranno in delegazione per partecipare alla manifestazione organizzata dai sindacati a Roma il 21 febbraio. « Sono tanti in Italia – commenta Giovanni Cafagna, presidente dell’Associazione nazionale lavoratori stagionali e delegato provinciale del sindacato Flaica Cub – siamo preoccupati per le voci che circolano sul reddito di cittadinanza e naspi». Un’ipotesi futura perché nella normativa attuale la Naspi è compatibile col reddito di cittadinanza, contrariamente a quanto era circolato la scorsa estate su una loro incompatibilità. « Recentemente abbiamo avuto una confidenza da ambienti vicini al Governo sul fatto che, una volta sperimentato il reddito di cittadinanza, per potenziarlo potrebbe assorbire i soldi della Naspi, in modo da aumentare la platea dei beneficiari – spiega Cafagna- e questo è molto preoccupante».
I lavoratori stagionali, e in Campania, in particolare Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina, sono tantissimi, infatti secondo il presidente dell’Anls perderebbero sia la disoccupazione che il reddito di cittadinanza. «L’obiettivo del reddito di cittadinanza – spiega – è di togliere i cittadini dalla povertà relativa, ma un lavoratore stagionale qualificato ha un reddito leggermente sopra alla soglia prevista per accedervi. Se ci viene tolta la Naspi cambia poco, prendiamo meno soldi ma il reddito annuale resta al di sopra di quanto richiesto quindi per noi la situazione peggiorerebbe. Saremmo comunque fuori dal parametro della povertà relativa, esclusi dalla fascia che ha diritto al reddito di cittadinanza. Dovremmo fare ancora più sacrifici di quanto non stiamo facendo adesso, senza nessuna altra possibilità».
La contrattazione di Cafagna e degli stagionali si muove anche sul piano della rivisitazione della Naspi entrata in vigore nel 2015 riducendo a metà rispetto al periodo lavorato quello in cui viene erogata la disoccupazione. «Ci stiamo dando da fare perché per i lavoratori stagionali venga ripristinato lo stesso meccanismo di calcolo che c’era prima rispetto al periodo in cui abbiamo diritto alla disoccupazione. Il M5s – spiega – aveva fatto promesse che non sono state mantenute. A novembre gli stagionali hanno incontrato loro esponenti politici ma non abbiamo saputo più nulla. Sappiamo che alcuni parlamentari hanno presentato integrazioni e proposte di modifica, ma non abbiamo informazioni in merito. Ci siamo anche incontrati col presidente della commissione lavoro che ci aveva promesso nuovi incontri, che non ci sono stati. Non ci stanno considerando, per questo abbiamo deciso di partecipare alla manifestazione
di Roma, per smuovere le acque e ottenere la possibilità di incontrarci con esponenti del governo. È arrivato il momento di pensare anche ad altro e non solo al reddito di cittadinanza. Il nostro settore ha dei diritti e devono essere salvaguardati». —
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