Ci siamo recati al Centro di Cultura e Storia Amalfitana convinti che a scuola si impari anche ad indagare, oltre che “a leggere, scrivere e far di conto”. Così per soddisfare il nostro desiderio di vedere e toccare con mano alcuni documenti relativi alle nostre radici storiche, abbiamo organizzato una visita all’Archivio Storico del Comune di Amalfi, situato nella sede della Biblioteca Comunale e delCentro.
A scuola, la conoscenza della“storia generale”, quella che si studia sui libri di testo, avevamo deciso di guardarla attraverso la lente di ingrandimento della “storiografia locale”, quella vissuta dai nostri antenati in Costiera Amalfitana.
Questa convinzione ci ha spinto a coltivare un senso di appartenenza più vivo al nostro territorio, sperando che in noi si consolidi anche un’identitàlocale accanto a quella globale o globalizzata, ora che in questi nostri tempi vediamo affermarsiun’omologazione diffusa di mode, tendenze, idee e costumi.
Il ventennio fascista, lo sbarco a Salerno e Maiorisono stati l’incipit per iniziare a sentirci dei veri investigatori. Da qui l’idea di recarci appunto all’Archivio storico di Amalfi, il più vicino per noi ragazzi anche come posizione geografica. Venerdì 23 novembre, trasportati da Praiano ad Amalfi da un autobus Sita, siamo partiti alla volta del Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Ad aspettarci la prof.ssa Mostacciuolo e la dott.ssa Di Lieto che sono state le nostre guide speciali.
L’ Archivio, che noi ragazzi avevamo immaginato come posto “vecchio e polveroso” così distante dal nostro immaginario digitale-virtuale, ci ha invece affascinato. Carte e documenti ingialliti dal tempo hanno preso vita davanti ai nostri occhi di inesperti investigatori.
L’attività di recupero, inventariazione e classificazione di ben 8000 unità archivistiche dei Comuni della Costiera, che vanno dal 1800 al 1967, sono state realizzate da due archiviste eccezionali, la prof.ssa Amalia Mostacciuolo, proveniente dalla Scuola di Archivistica dell’Archivio di Stato di Roma e Maria Michela Di Lieto, proveniente dalla Scuola di Archivistica dell’Archivio di Stato di Napoli.
Della documentazione riportata alla luce abbiamo potuto ammirare solo una piccolissima parte. Dotati di guanti che potessero proteggere “quei preziosi” dall’azione deteriorante, abbiamo preso in mano e letto alcuni proclamialla popolazione del Generale Comandante del Governo militare alleato del territorio occupato H. R, Alexander. I proclami, scritti in lingua italiana e in inglese, trattavano di divieti e reati di guerra, del coprifuoco, di valuta e prezzi e ci sono sembrati molto importanti per capire lo stato di sbandamento della popolazione all’indomani dello sbarco a Salerno.
Il fascino di quegli incartamenti ci ha spinto a prenotare una nuova visita per poter consultare e documentarci su altri documenti relativi ad altri aspetti della vita pubblica e privata dei nostri antenati in Costiera. Speriamo ardentemente che il nostro esempio sia seguito da altri studenti come noi che potranno trovare in quel luogo magico dell’Archivio-Biblioteca Comunale dei “tesori preziosi”, indispensabili per ricostruire le nostre radici e sentirsi sì cittadini del mondo, ma orgogliosamente figli di questa nostra terra.
Gli alunni di classe 3^ A Scuola Secondaria I Grado Praiano- Istituto Comprensivo “L. Porzio” accompagnati dalla docente prof.ssa Antonella Rispoli.
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Source: Positanonews
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