Furore, restrizioni fino al 6 gennaio: il sindaco chiude chiese e cimitero. Altri positivi da coro parrocchiale

Nonostante il numero rassicurante di contagi in costiera amalfitana, il sindaco del comune di Furore, Giovanni Milo, nel giorno di Natale ha emesso un’ordinanza restrittiva con la quale sancisce di fatto una vera e propria zona rossa fino al 6 gennaio 2021. Dal coro parrocchiale  di un funerale nella chiesa di San Giacomo emergerebbero dei possibili contagi al coronavirus Covid – 19, i test antigenici fatti da lavoratori privati hanno fatto risultare positive otto persone, ma questi devono essere confermati dall’ASL di Salerno . Ricordiamo che spesso risultano falsi positivi, quindi dovranno essere verificati dai tamponi, ne sono stati predisposti 30 presso l’USCA di Maiori riferimento della Costa d’ Amalfi. Ricordiamo che si possono fare gratuitamente lì e senza prenotare all’USCA Militare.

Dai risultati si conoscerà la reale portata della diffusione del virus.

Nel paese di poco più di 700 anime regna la preoccupazione per il rischio di un nuovo focolaio.

Critiche da più parti sono state mosse circa la presunta inosservanza delle regole anticovid nel corso del rito funebre in questione.

Ecco le disposizioni dell’ordinanza n. 55/2020:

• Con decorrenza immediata e fino al 6 gennaio 2021 il divieto di far visita a parenti ed amici se non per comprovate motivazioni di necessità ed urgenza;

• Nei giorni 28 29 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 sono estese su tutto il territorio comunale le misure già previste per i giorni prefestivi e festivi del D. L. n 172 del 18.12.2020 ed ovvero quelle di cui all’art. 3 comma 4,del DPCM 3 dicembre 2020;

• La temporanea chiusura, per lo stesso periodo di cui al punto primo, al Culto delle Chiese insistenti sul territorio salvo la celebrazione di cerimonie funebri da tenersi in forma strettamente privata limitatamente ai parenti stretti;

• È revocata per l’effetto la propria ordinanza n. 54 del 21.12.2020 e, pertanto, il civico cimitero resta chiuso al pubblico.