ll Festival del Medioevo, ideato dal giornalista Federico Fioravanti, è organizzato dalla Associazione culturale Festival del Medioevo in collaborazione con il Comune di Gubbio, l’affascinante città medievale dell’Umbria che stregò Hermann Hesse: “Si crede di sognare o di trovarsi di fronte a uno scenario teatrale. E bisogna continuamente persuadersi che invece tutto è lì, fermo e fissato nella pietra”. Un luogo dove si può “sentire con i propri sensi il passato come presente, il lontano come vicino, il bello come eterno”.
Così, a Gubbio, ogni anno, nell’ultima settimana di settembre, studiosi e appassionati, grazie ad avvincenti lezioni di storia, sfogliano insieme il grande racconto di dieci e più secoli.
Il tema della prossima edizione, che si svolgerà dal 23 al 27 settembre 2020, è “Mediterraneo. Il mare della Storia”. Nelle precedenti edizioni la manifestazione ha affrontato questi temi: La nascita dell’Europa (2015), Europa e Islam (2016), La città (2017), Barbari. La scoperta degli altri (2018) e Donne. L’altro volto della Storia (2019). Per informazioni sul programma completo della manifestazione www.festivaldelmedioevo.it
La manifestazione prevede anche molti eventi collaterali (Fiera del libro medievale, mostre, mercati, spettacoli, rievocazioni e attività didattiche).
È una lente posata sul passato per provare a capire meglio l’età presente. E per scoprire con occhi nuovi e senza pregiudizi un’epoca vilipesa e spesso liquidata in modo frettoloso attraverso stereotipi, frasi fatte e incredibili luoghi comuni. Secoli che per pigrizia, ignoranza o comodità, spesso vengono catalogati come “bui” oppure “oscuri”.
Eppure quei mille e più anni che in modo convenzionale definiamo Medioevo, per focalizzare meglio l’Età classica e stabilire l’inizio di quella che chiamiamo Modernità, sono stati il crogiolo della nostra civiltà.
Un’epoca di scoperte scientifiche e di innovazioni. Dieci secoli in cui sono nate le lingue d’Europa, le nazioni, le banche e le università.
Lo ha spiegato bene Umberto Eco: “Il Medioevo inventa tutte le cose con cui stiamo ancora facendo i conti, le banche e la cambiale, l’organizzazione del latifondo, la struttura dell’amministrazione e della politica comunale, le lotte di classe e il pauperismo, la diatriba tra Stato e Chiesa, l’università, il terrorismo mistico, il processo indiziario, l’ospedale e il vescovado, persino l’organizzazione turistica: sostituite le Maldive con Gerusalemme e avete tutto, compresa la guida Michelin”.
Nell’edizione 2020 Amalfi sarà l’ospite d’onore della manifestazione ed il Centro di Cultura e Storia Amalfitana ha promosso ed organizzato (25 settembre, Gubbio, ore 10.00) il Seminario di Studi sul tema DOPO ROMA NEL MEDITERRANEO: FUNZIONI E RUOLO DI AMALFI MEDIEVALE, con gli interventi di Giuseppe GARGANO (Amalfi tra Oriente e Occidente), Flavio RUSSO (Navigare lontano dalla costa), Antonio BRACA (Correnti d’arte), Bruno FIGLIUOLO (Amalfi nel Basso Medioevo). Introdurrà e coordinerà l’evento il giornalista e ideatore del Festival Federico FIORAVANTI.
Source: Positanonews
Leave A Comment