Praiano, Costa d’ Amalfi . Quando finirà? E’ questa la domanda più gettonata per chi parla e per chi ascolta le costanti conversazioni sul COVID-19. Ma una risposta non c’è: Non si sa se finiremo mai.
Si sa, però, che la storia è un ciclo in cui fenomeni simili si ripetono (quasi) all’infinito. Per questo motivo, siamo certi che le cose cambieranno, che ci dimenticheremo di confinamenti, crisi e dolori, così come abbiamo lasciato sfumare i capitoli di storia passati. Si pone allora un’altra domanda: Che cosa rimarrà alla società del ”post-epidemia”?
Il contagio indelebile è senza dubbio quello che ha colpito i giovani, che stanno attraversando la fase in cui si costruiscono le grandi ambizioni; ma non hanno più gli stessi mezzi di qualche mese fa.
Gli anni in cui il futuro appariva paradisiaco sono passati da tempo, ma l’impatto che questo rallentamento forzato ha avuto sulle menti in crescita è davvero pauroso, quasi un veleno.
Volendo creare una sottile connessione, il 22 agosto è il giorno in cui, per il 2020, le risorse della Terra sfruttate dall’uomo si sono esaurite. Questo giorno viene chiamato l’Earth Overshoot Day e grazie al lock-down abbiamo ”guadagnato”, secondo delle stime, circa un mese. Adesso, possiamo trasportare questo impatto positivo in un paragone con la psiche umana? Certamente.
E’ vero che stiamo vivendo una guerra intima e feroce, invalidante sotto molti aspetti, ma forse questo masso di pietra era necessario alla nostra ”società liquida”, affinché si trovasse un punto saldo. Chi ora sta diventando adulto sta vedendo le sicurezze indebolirsi; ci stiamo rendendo conto di essere, per quanto fantastici esseri evoluti, comunque battibili. Ma non è un male, anzi.
L’unica chiave positiva per interpretare questo indelebile contagio si nasconde nel trovare, finalmente, un equilibrio. Un equilibrio tra umani e umani, tra umani e Natura.
E’ necessario che i giovani si riprendano dall’acqua stagnante in cui si trovano, più confusi e avviliti che mai; è necessario che si rispettino tutte le condizioni necessarie per una ripresa, a livello di salute fisica soprattutto, ma senza trascurare il risanarsi della ”mente collettiva”.
Per far sì che la sfida continui e che il rallentamento diventi una risalita di successo, è essenziale un promemoria: Ricordati di ricordare.
FOTO: The act of love (instagram, theactoflove_nyc)
DESCRIZIONE: (Theactoflove_nyc: ”We need to teach the next generation of children from day one that they are responsible for their lives. Mankind’s greatest gift, also its greatest curse, is that we have free choice. We can make our choices built from love or from fear.”)
Source: Positanonews
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