Il reliquario di San Pio X per la Chiesa di San Giuseppe o quandi ricevette gli amalfitani.

/Il reliquario di San Pio X per la Chiesa di San Giuseppe o quandi ricevette gli amalfitani.

Il reliquario di San Pio X per la Chiesa di San Giuseppe o quandi ricevette gli amalfitani.

Oggi la Chiesa celebra San Pio X, di cui già ampiamente si è detto nell’articolo odierno della  rubrica dedicata santo del giorno  . Vogliamo ribadire, invece qui, la vicinanza di questo Santo Papa alla penisola sorrentina amalfitana, che è molto più intima di quanto si possa pensare.

Ad Amalfi nel 1908, si preparano i grandi festeggiamenti sette volte centenario per l’arrivo delle reliquie del Santo Andrea, una delegazione partì alla volta di Roma, per invocare la benedizione e invitare un emissario del Papa per le celebrazioni. Il Cardinal Cavicchioni e tanti altri vescovi presenziarono alle celebrazioni.

A Sant’Agnello presso la Chiesa di San Giuseppe, nel 1906, in costruzione, Arnaldo Auletta, convocato dal Papa Pio X, ricevette un prezioso reliquario, tutt’ora in uso, e presentato al pubblico nel giorno della ricorrenza, il 19 marzo.

Dal libro  IL PRIMO CHIAMATO DI TALALAY

Si è già accennato che il santo Padre Pio X impartì la propria benedizione

all’evento nel 1906 per il tramite del cardinale segretario di Stato Merry del Val.

Nell’aprile 1908 in vista dell’importante ricorrenza una delegazione amalfi tana

si recò in udienza dal Papa, sia per impetrare al Pontefi ce la benedizione sull’evento

sia per supplicare la nomina di un cardinale quale suo rappresentante alle feste.

Così descrive il proprio stato d’animo chi potè essere presente all’udienza: “Dura

ancora vivissima nell’animo nostro la cara commozione onde fummo presi nella

visita testè fatta al sommo Pontefi ce Pio X (…) Dire delle impressioni ricevute

non è possibile, stante la commozione dell’animo onde furon presi i fortunati, che

ebbero l’onore di umiliare al Papa i voti ed i desideri della cittadinanza amalfi tana”.

(…) Dinanzi al Pontefi ce noi sentimmo tutta la pochezza delle nostre persone,

ma però ci confortò il pensiero di vederci così amorevolmente accolti”. 30

Il Papa si compiacque per il risveglio della fede che l’evento aveva suscitato

e gradiva il dono di una medaglia d’oro commemorativa. Al Pontefi ce fu consegnata

anche una lettera in cui si chiedeva la benedizione che “non solo discenda

sui fi gli di Amalfi (…) ma sia per gli amalfi tani manifesta mercè l’intervento di

un Cardinale di Santa Romana Chiesa, che quale Legato vostro a queste feste

presieda” a nome dell’Arcivescovo De Dominicis, assente per motivi di salute,

dell’Arcivescovo coadiutore Bonito, del Vescovo ausiliare Lucibello, del clero e

del popolo,

La richiesta fu esaudita dal Papa. Il 21 aprile 1908 comunicò a De Dominicis

la nomina del Cardinale Beniamino Cavicchioni, all’epoca Segretario della Sacra

Congregazione del Concilio, quale proprio legato alle celebrazioni amalfi tane e la

concessione di Indulgenze speciali per l’evento.

Questo il testo della lettera del Santo Padre “scritta tutta di suo pugno”.

 

Ill.mo e Rev. Mons. e Ven. fratello

Ho la compiacenza di notifi carle, che l’Ecc. signor Cardinale Beniamino

Cavicchioni ha accettato di venire in Amalfi per le feste sette volte centenarie

del trasporto del corpo dell’Apostolo Sant’Andrea, Patrono dell’Archidiocesi.

Egli per lo meno si troverà costà il giorno 9 maggio p. v. per pontifi care

solennemente la Messa nella domenica successiva. La S. V. R.ma procuri che

la commissione per le feste si metta in corrispondenza col prelodato signor

Cardinale per conoscere il giorno dell’arrivo.

Per queste feste accordo a tutti i fedeli, che visiteranno durante il p. v. mese

di maggio la Chiesa Cattedrale ed ivi pregheranno secondo la mia intenzione,

l’Indulgenza di sette anni e di altrettante quarantene e a tutti, che si saranno

accostati a’ Sacramenti della Confessione e della comunione l’Indulgenza

Plenaria, applicabile anche a suffragio delle anime sante del Purgatorio.

E col voto, che queste feste per la pietà e pel devoto concorso dei fedeli

sieno anche a Lei di spirituale conforto, colla Apostolica Benedizione godo

confermarmi suo obbl.mo e affez.mo.

Dal Vaticano, li 21 Aprile 1908

PIUS PP. X

All’Ill.mo e Rev.mo

Mg.r Enrico de Dominicis

Arcivescovo di Amalfi

 

 

Dal libro la chiesa di San Giuseppe inSant’Agnello di Franco Gargiulo

II successivo 5 dicembre 1906, su invito del Cappellano Segreto di

.S. Pio X, Mons. Giovanni Bressan invitava “il M.R. Sac. Arnaldo Auletta

di Sorrento con un Signore di sua compagnia a venire a Roma oggi

alle 3 e mezza in Vaticano per essere ammesso all’augusta presenza del

  1. Padre”.

In quell’occasione Pio X donava alla costruenda chiesa un prezioso

reliquiario che ancora oggi viene esposto alla venerazione dci fedeli nella

giornata del 19 marzo, festa di San Giuseppe.

Il 14 marzo 1907 fu solennemente inaugurata la nuova chiesa:

un’epigrafe posta nel primo transetto del tempio ricorda tale importante

awenimento.


Source: Positanonews

By | 2020-08-21T10:28:50+00:00 agosto 21st, 2020|Senza categoria|0 Comments

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