Positano dice no al plexiglass in spiaggia. Lettini distanziati e regole per il mare d’Amalfi e Sorrento. In Abruzzo si comincia manutenendo

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Positano dice no al plexiglass in spiaggia. Lettini distanziati e regole per il mare d’Amalfi e Sorrento. In Abruzzo si comincia manutenendo

Positano dice no al plexiglass in spiaggia. Lettini distanziati e regole per il mare d’Amalfi e Sorrento. In Abruzzo si comincia manutenendo . Intanto l’articolo sul modello possibile di stabilimento balneare che ha visto tante critiche a Positanonews, ma ci siamo abituati, è stato ripreso da testate nazionali e locali. Una specie di recinto di protezione ai lettini studiato per poter andare a mare in sicurezza, ma sui nostri social network c’è stato un coro di no, motivato e condivisibile.

Roberto Grassi del noto stabilimento di Fornillo è chiaro

Non si possono montare qui punto. Anche se scavi 5 metri sotto, il vento se li prende, una volta si prese il tetto dello stabilimento, mo non si prende ste gabbie per galline? Ma poi chi le deve comprare? Noi? Già i costi sono alti per un un’estate che sicuramente non si lavorerà neanche un quarto ma stat pazzian ? O ci mettono in condizioni che possiamo aprire con tranquillità oppure lasciateci chiusi.

Tanina Vanacore anche ha fatto una giusta riflessione

Tutte queste strutture a spese degli imprenditori …che poi saranno buttati il prossimo anno e l’impatto ambientale sarà tragico.

Anna Celentano ci ha fatto un commento molto pertinente

fino ai guanti e mascherine ok è tollerante, serve sopratutto per proteggere lavoratori e titolari di ristoranti , che ospitano per lo più sconosciuti. Ma quei separé di plexiglass che vedo sui tavoli, proposti per il distanziamento, li trovo ridicoli!! Separiamo la gente a tavola e magari sono arrivati con la stessa macchina o mezzo pubblico.

Intanto la Regione Campania è assente sul tema, mentre altre regioni cominciano ad organizzarsi per il futuro

Un futuro che il Covid 19 rende però incerto, anche se sono in molti i virologi che sostengono che con la stagione più calda la diffusione del virus dovrebbe concedere una tregua. “Andremo al mare quest’estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così”, ha garantito ieri Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria alla Cultura.

E le mascherine? Si dovranno portare sicuramente, ma non quando si sta a mare , forse . «Un conto è se stai in un luogo chiuso. Ma all’aperto, in una situazione come quella della spiaggia, la possibilità teorica che il virus possa rimanere nell’ambiente è molto più ridotta. Certo, dovremo mantenere le distanze». E il bagno? Consentito se è vero quel che dice Patrizia Bagnarelli, virologa dell’ospedale Torrette di Ancona, secondo la quale «il virus non sopravvive in acqua».

Come si organizzeranno gli stabilimenti balneari

Le regole saranno stabilite a livello nazionale, ma non è escluso che ci siano aperture di stagione differenziate. Federbalneari e organizzazioni sul territorio stanno lanciando qualche idea. È possibile che sia introdotta la prenotazione obbligatoria per gli stabilimenti. La sabbia sarà disinfettata periodicamente. Le distanze tra ombrelloni saranno aumentate (14-16 metri quadrati, si propone, tra uno e l’altro). Qualcuno ipotizza ombrelloni «familiari», per massimo 3-4 persone, come se fossero case: appena ci si allontana, si dovrà indossare la mascherina. C’è chi propone app e chi fasce orarie per i soggetti a rischio, come gli anziani

Intanto meglio attrezzarsi. Con la pandemia del Covid 19 ancora in corso la stagione delle ferie è ancora in bilico, ma in alcune Regioni (Liguria, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo) i lavori per la manutenzione degli stabilimenti balneari sono già iniziati. Se non a giugno, probabile che a luglio e ad agosto due mesi si faranno, bisogna organizzarsi per il futuro.

Un futuro che il Covid 19 rende però incerto, anche se sono in molti i virologi che sostengono che con la stagione più calda la diffusione del virus dovrebbe concedere una tregua. “Andremo al mare quest’estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così”, ha garantito ieri Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria alla Cultura.

E la richiesta di aprire gli stabilimenti balneari e concederne la manutenzione arriva da tutta Italia. “È doveroso fin da subito lavorare e attrezzarsi per la cosiddetta fase 2, dando ovviamente priorità alla tutela della salute dei cittadini”, dice Marietta Tidei (Idv), presidente della commissione Attività produttive del Lazio. “Mi auguro – prosegue – che la Regione autorizzi con un’ordinanza i lavori di manutenzione degli stabilimenti balneari in vista della imminente stagione estiva. Bisogna dare ai balneari la possibilità di ritornare nei propri stabilimenti per realizzare quei piccoli lavori in grado di rendere operative le strutture”.

Intato, il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, spiega che l’ordinanza da lui emanata per la regione consente “anche la possibilita’ di recupero e smaltimento dei rifiuti accumulati durante l’inverno sulle spiagge”.
E Nicola Campitelli, assessore regionale l’assessore regionale all’Urbanistica e al Demanio marittimo, aggiunge che “con la manutenzione degli stabilimenti balneari i titolari potranno valorizzare e conservare le strutture turistiche, che potrebbero rappresentare la ripartenza per l’Abruzzo dopo questa terribile emergenza sanitaria”.

E in Campania? Tutto fermo, niente proposte, idee e programmi,  anche gli operatori,  giustamente paralizzati da una situazione incredibile, se non fosse stato per la provocazione di Positanonews

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Source: Positanonews

By | 2020-04-14T14:05:04+00:00 aprile 14th, 2020|Senza categoria|0 Comments

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