In questi giorni i vari assessorati alla caccia e pesca delle regioni e degli enti provinciali italiani stanno approvando (o hanno approvato) il nuovo piano di controllo della volpe. Capofila di questa nuova “caccia alla volpe” è stata la Regione Emilia Romagna che per prima si è mossa in tal senso approvando il nuovo piano di controllo per il quinquennio 2019 -2023, adducendo tutta una serie di motivazioni che giustificheranno l’abbattimento di un determinato numero di questi animali. Per la Campania, e in particolare per la provincia di Salerno, è stato pubblicato sul Burc il testo che disciplina tale settore venatorio – Disciplinare per la gestione della caccia alla volpe in battuta nella Provincia di SALERNO – l’intero documento è consultabile sul sito www.burc.regione.campania.it. (Ne abbiamo allegato una copia anche a quest’articolo).
Presto dunque ci sarà l’apertura della nuova stagione venatoria, sempre nel documento sul nuovo piano di controllo leggiamo all’Articolo 2: – La caccia alla volpe è consentita nel periodo indicato dal calendario venatorio, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 380 del 19 giugno 2018 “Specie volpe (Vulpes vulpes) ” dal 1 gennaio 2019 al 31 gennaio 2019, esclusivamente in battute autorizzate. Nei territori appositamente individuati, assoggettati alla gestione faunistica – venatoria della volpe, è vietato esercitare la caccia a tale specie in forma diversa da quella in battuta -.
Noi tutti che abbiamo a cuore il benessere degli animali e di tutto l’ecosistema ci auguriamo che gli organi regionali competenti vigilino affinché sul nostro territorio non siano perpetrati abbattimenti inutili e ingiustificati di questo nobile animale. Nell’amalfitano, e in particolar modo a Positano ci fa piacere ricordare che la volpe è un animale amato, anzi è una delle icone di questa città. Non c’è marmo antico, parete di tempio e di chiesa, ceramica artistica e non, ricamo etc che non riporti la pistrice con la volpe, tralascio il simbolismo religioso e antropologico ad altra più appropriata sede. E come non menzionare la grande pittrice australiana vissuta nel Vallone Porto, Vali Myers, che della volpe rossa fece il suo animale simbolo, figura totemica i cui quadri oggi sono in bella mostra in importanti gallerie inglesi e americane. Alcuni mesi fa gli attivisti del WWF raccolsero e curarono una piccola volpe che si era smarrita nei boschi, ci auguriamo che questo sia sempre il destino delle volpi dalle nostre parti come altrove, quello di essere salvate, curate e rimesse in libertà non ammazzate. “Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” Mahatma Gandhi.
Luigi De Rosa
L’articolo Dopo i lupi e gli orsi, toccherà alle volpi? proviene da Positanonews.
Source: Positanonews
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