di N. Marina Bozza
Il museo della marineria torrese è un gioiello.
Aperto al pubblico da undici anni, nel tempo, grazie anche al lavoro e alla dedizione del presidente della Lega Navale Italia, sezione Torre del Greco Salvatore D’Urzo e il Direttore del Museo della Marineria Torrese Ing. Pietro Costabile e tanti altri appassionati collaboratori e studiosi, si è ampliato, offrendo al pubblico vari ambienti con oggetti d’epoca da navigazione e utensile tipici per la realizzazione delle navi, tutti selezionati da una commissione di esperti di mare che valuta gli oggetti decidendo se possono far parte del museo o essere escluse. Questo iter è voluto per non creare confusione e per offrire un filo logico ai visitatori e un alto standard di qualità. Organizzato in varie aree generali itineranti e una sezione interattiva che dispone di numerosi documenti audio- visivi, il museo offre una panoramica completa di tutto quello che in generale riguarda il mare e la pesca e in particolare, cosa ha rappresentato il mare per i torresi e Torre del Greco, che cosa ha significato il corallo e il commercio per questa città e il delicato passaggio per i torresi, a causa del cambiamento della pesca del corallo e a causa di varie restrizioni, da marinai a marittimi importante passaggio che testimonia l’ecletticità dei torresi e il grande amore per il mare, e che afferma che i torresi sono un popolo di mare nell’anima, infatti non sempre una città che ha il mare ne decreta automaticamente una popolazione di gente di mare. Una sezione è interamente dedicata alla ricostruzione, tramite documenti e testimonianze della costruzione nei cantieri di Torre del Greco della prima imbarcazione che concluse brillantemente la prima spedizione al Polo Sud la San Giuseppe Due. Esposti e curati, si possono osservare numerosi e rari oggetti originali di comunicazione dell’epoca come per esempio il tasto di Morse, radiotelegramma, radio di bordo e strumenti di navigazioni come bussole antiche, sestanti, contamiglia e tanto altro. Una parte molto affascinante e che rende unico al mondo questo museo è sicuramente la sezione dedicata alla raccolta dei documenti cartacei, una vasta area espositiva, dove sono, si può osservare le mappe antiche e segrete realizzate a mano dai navigatori e pescatori di corallo, con disegni fedeli delle coste della Sardegna e altre aree, dove era presente il corallo. Pezzi introvabili, segreti che rappresentavano dei veri e propri tesori per i pescatori e corallai dell’epoca. Proseguendo attraverso il museo si accede alla sala, dove sono raccolti antichi utensili per la realizzazione delle imbarcazioni e anche utensili per la lavorazione del corallo, antica arte torrese tramandata da generazioni. Fotografie dell’epoca testimoniano la laboriosità e l’ingegno del popolo torrese. Una vasta area è dedicata alla prima grande spedizione al polo sud portata a termine con successo con l’imbarcazione San Giuseppe Due costruita presso i cantieri Palomba di Torre del Greco. I responsabili del museo, principalmente il presidente della Lega Navale Italia sezione Torre del Greco Salvatore D’Urzo e il Direttore del Museo della Marineria Torrese Ing. Pietro Costabile s’impegnano costantemente nella gestione, nell’aggiornamento del museo coinvolgendo con tutto il loro sapere ed entusiasmo le scuole e i turisti che sono sempre più numerosi di anno in anno. Numerosi gli studenti universitari italiani ed esteri che arrivano qua in Piazza Ferrovia, 5 di Torre del Greco per approfondire e fare ricerca per i loro studi, pubblicazioni e tesi universitarie. Un museo che è un vero e proprio tesoro posto nel cuore di Torre del Greco e che conserva per tutti i torresi, sperando sempre più numerosi, le radici delle proprie origini e tradizioni.
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Source: Positanonews
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