Con la solennità dell’Ascensione di Gesù al Cielo si conclude la vita terrena di Gesù che con il suo corpo, alla presenza degli apostoli, si unisce fisicamente al Padre, per non comparire più sulla Terra fino alla sua Seconda venuta (Parusìa) per il Giudizio finale. Questa festività è molto antica e viene attestata già a partire dal IV secolo. Per la Chiesa cattolica e le Chiese protestanti, l’Ascensione si colloca di norma 40 giorni dopo la Pasqua, cioè il giovedì della sesta settimana del Tempo pasquale, ovvero quello successivo alla VI domenica di Pasqua. Nel Credo degli Apostoli viene menzionata con queste parole: «Gesù è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine».
Una tradizione che si perpetua da secoli in Costiera Amalfitana, è quella di disporre, nella serata che precede l’Ascensione, una bacinella con dell’acqua ed immersi petali di fiori profumati e rose.
E’ un rituale proprio delle regioni del Sud ed a seconda, molti aggiungono anche della menta profumata, del timo, o rosmarino.
Le bacinelle così preparate sono lasciate sui balconi, terrazze, giardini, per tutta la notte che precede l’Ascensione di Nostro Signore Gesù.
La tradizione popolare narra che Gesù prima di salire al cielo benedica i fiori, simbolo di festa, un invito a non rattristarsi per una scelta di ritornare da Dio Padre nei cieli, quale ultimo episodio della Sua vita terrena, sebbene abbia detto e sia scritto: “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo“, come recita il Vangelo secondo Matteo di oggi.
Il mattino poi secondo l’usanza ancora diffusa in Costiera Amalfitana, ci si lava il viso con la sola acqua, fresca e profumata.
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